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Malattie parassitarie.

Molto diffusa in Italia è la leishmaniosi, malattia provocata da un protozoo diffuso da un piccolo insetto chiamato flebotomo che punge e si nutre del sangue di cani, ma anche gatti, lupi, volpi, ratti e anche l’uomo. Il parassita che entra nel sangue invade la milza e il midollo osseo, dove si moltiplica. L’incubazione può durare anche un anno. La malattia porta un graduale deperimento del cane e può portare alla morte.

Tra i più comuni parassiti intestinali sono da citare quelle sostenute da vermi tondi ascaridi, anchilostomi e tricocestodi e dalle tenie, vermi piatti simili a nastri, che possono avere lunghezze variabili, da pochi millimetri ad addirittura dieci metri di lunghezza. Le parassitosi intestinali si trasmettono generalmente per contatto diretto con feci di cani parassitati, terreno sporcato con le deiezione o per infestazione di ospiti intermedi (animaletti che albergano i parassiti). C’è inoltre la giaridia, protozoo intestinale che colpisce sia cuccioli che anziani.

Altri insidiosi parassiti che infestano la mucosa intestinale sono i coccidi, che infestano i cani per via orale attraverso i contatti con animali infestati. Questi parassiti possono essere molto pericolosi per i cuccioli. Il sintomo principale è la diarrea emorragica e forti dolori addominali.

Le infestazioni di parassiti possono però colpire anche il sangue e il sistema cardiocircolatorio, dando origine a pericolose patologie. Bisogna ad esempio fare molta attenzione alla filariosi cardiaca, molto diffusa in Italia, causata dalla dirofilaria, un parassita che colpisce il cuore. La diagnosi è difficile, soprattutto nelle fasi iniziali della malattia; quando invece viene individuata allo stato avanzato a volte le cure possono risultare inefficaci.

L’ehrlichiosi viene invece trasmessa dai morsi delle zecche, le quali mettono in circolazione nel sangue dei microrganismi chiamati ehrlichia che provocano una grave diminuzione di tutte le cellule del sangue e soprattutto delle piastrine. La malattia causa febbre, anoressia, piccole emorragie diffuse e una grave anemia. L’ehrlichiosi uccide circa il 30% dei cani infettati. Infine attenzione anche alle malattie parassitarie della pelle, come ad esempio la rogna demodettica o demodicosi, un’infestazione dei follicoli del pelo da parte di un acaro. Molti cani sono portatori sani dell’acaro in questione, ma solo in particolari condizioni sviluppano la malattia, che porta alla perdita del pelo e grave irritazione della cute. Pericolosa anche per l’uomo è invece la rogna sarcoptica, meglio conosciuta come scabbia. Causata da un acaro, è molto contagiosa. Anche in questo caso l’infestazione porta la perdita del pelo e una forte irritazione cutanea accompagnata da vesciche e pustole. La migliore cura per le malattie parassitarie è un adeguato trattamento con prodotti antiparassitari per cani: in ogni caso è sempre bene consultare il veterinario per suggerimenti e consigli.