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Il diabete nei cani e gatti: prevenirlo, riconoscerlo e curarlo.

Il diabete può ridurre la qualità della vita ridotta o avere esiti fatali, tanto nelle persone come nel cane o gatto di famiglia. Ma prevenirlo è possibile e  -se curato- il diabete non è di ostacolo ad una vita quasi del tutto normale. Per questo torna la campagna di sensibilizzazione Il Mese del Diabete del Cane e del Gatto che per tutto il mese di novembre coinvolge i Medici Veterinari in azioni di educazione alla prevenzione e alla corretta gestione della malattia.
Promotori del Mese del Diabete del Cane e del Gatto sono MSD Animal Health, ANMVI e Diabete Italia,  Il fenomeno nel cane e nel gatto- Secondo gli esperti, l’incidenza del diabete- che varia tra un animale su 100 a un animale su 500-  è in aumento. Le complicanze possono essere la cataratta nel cane e la debolezza agli arti posteriori nel gatto. Una diagnosi precoce è fondamentale e ci sono alcuni sintomi ben precisi: sete intensa e urinazione abbondante, perdita di peso malgrado l’aumentato appetito, la sonnolenza, il pelo più rado e opaco, l’assenza di auto pulizia nel gatto e la cataratta nel cane.
 “Se curato – sottolinea Federico Fracassi, medico veterinario e professore all’Università di Bologna – il diabete animale si comporta come quello umano, ovvero può essere tenuto sotto controllo e non alterare significativamente la qualità della vita. Ma è fondamentale una diagnosi precoce: in caso di sintomi è bene rivolgersi al più presto al proprio veterinario”. Le cure consistono sostanzialmente in una dieta appropriata e in una terapia insulinica. “Ma la prevenzione, soprattutto nel gatto, rimane la prima arma – conclude Fracassi – Occorre contrastare con determinazione obesità e sedentarietà, il gatto insomma deve muoversi e giocare il più possibile”.  “Di solito – spiega Marco Melosi, Presidente dell’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani – ad ammalarsi sono gli animali adulti e anziani, spesso in sovrappeso, anche a causa di una sterilizzazione. Il cane è colpito quasi esclusivamente dal diabete di tipo 1, quello di tipo genetico, e le femmine affette risultano essere il doppio rispetto ai maschi. Anche alcune razze sono più a rischio: Setter inglese, Yorkshire, Samoiedo, Terrier e Schnauzer nano. Nel gatto, affetto prevalentemente dal diabete di tipo 2, invece risultano più colpiti i gatti castrati; a differenza del cane, in quest’ultima specie il legame tra obesità e comparsa della malattia è stata chiaramente dimostrata”. Giornata mondiale e mese del diabete- Il 14 novembre sarà la Giornata Mondiale del Diabete, data clou sulla quale fanno perno le iniziative del Mese del Diabete del Cane e del Gatto: per tutto novembre, i Medici Veterinari possono avviare iniziative di sensibilizzazione e informazione, rivolte ai proprietari di animali, sulla patologia, sui suoi sintomi, sulla diagnosi e sulla prevenzione. “L’obiettivo del progetto - spiega Caterina Suraci, Presidente di Diabete Italia Onlus - è di prevenire la malattia e far emergere la quota di cani e gatti con diabete non diagnosticato al fine di poter garantire loro una adeguata gestione e una migliore qualità della vita. L’iniziativa ha sempre incontrato il favore ed il sostegno dei Medici Veterinari in tutto il mondo ed in particolare in Italia dove, negli scorsi anni, è stato possibile realizzare campagne informative direttamente nelle strutture veterinarie”.